La dura legge dell'AI
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Un nuovo anno insieme 👾
Gli spunti emersi durante la II edizione di GoT sono infiniti. Come già anticipato, nei prossimi mesi ci occuperemo di collaborazioni e approfondimenti. Continua la nostra rubrica su Frammenti: l’ultimo post di Vincenzo era su “Solidarietà e Potere”.
Inoltre, sul blog c’è sempre spazio: inviaci la tua proposta (abstract) e confrontiamoci insieme sulla pubblicazione. Siamo anche alla ricerca di SMM per i nostri social (gira voce che Camilla voglia aprire il profilo su TikTok).
Grazie allə studentə che ci hanno trasmesso l’elaborato finale (per le altrə c’è ancora tempo fino al 21/01)! E grazie anche a Mattia che finalmente ci ha inviato la foto da caricare sul sito. New entry: diamo il benvenuto a Dario Chianese (PhD in Sociologia XXXIX ciclo).
Hard law news
Il 5 gennaio è stato pubblicato “What’s next for AI regulation in 2024?” che è molto utile per una carrellata geopolitica sulla regolazione. Capire in che direzione si muove è assolutamente necessario, soprattutto in contesti come il Sud Globale.
La Commissione europea ha diffuso le FAQ sull’AI Act (agg. al 14/12/23), tra cui: Perché regolare? A chi si rivolge? Cosa comporta? Il fulcro della normativa UE risiede nella convergenza tra innovazione e libertà. Da leggere l’intervento del presidente GPDP Pasquale Stanzione.
La vendetta del giornalismo
Il New York Times ha fatto causa a Microsoft e OpenAI accusandole di violazione del copyright e della proprietà intellettuale (L’articolo di Huff Post). Il NYT sostiene che le due società abbiano sfruttato, senza permesso, i suoi contenuti per creare i propri prodotti. In Italia, a ottobre 2023 ilManifesto annunciava di aver adottato una misura preventiva per impedire l’accesso “ai software che alimentano le banche dati private delle AI”.
La risposta di OpenAi non si è fatta attendere. In sintesi, sostiene che la collaborazione con le testate giornalistiche stia creando nuove opportunità, anche di formazione, e che sono in corso tentativi per ridurre i bug a zero. Non troppo velata l’accusa al NYT di “non aver raccontato l’intera storia”.
Pensa la tecnologia in maniera sostenibile! 🌱
Reware è una Cooperativa e Impresa Sociale specializzata nella rigenerazione di strumenti informatici (computer, schermi, ecc...) dismessi da grandi aziende. Al centro del suo lavoro ci sono: la prevenzione della produzione di rifiuti elettronici, la preservazione delle risorse naturali e la riduzione del digital divide.
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Le nostre realtà si incontrano perché, riconoscendo il ruolo degli apparecchi hardware nella formazione e nel lavoro, sappiamo che la riduzione dell'impatto tecnologico sull'ambiente è un impegno costante e trasversale.
Geek Tips
Padre Benanti prende il posto di Giuliano Amato alla guida della Commissione italiana (l’articolo su IlFattoQuotidiano)
Lə artistə stanno avvelenando i sistemi di AI generativa per la creazione di immagini. il fenomeno del “data poisoning”
Ha senso parlare di sicurezza dell’intelligenza artificiale? (articolo su Repubblica)
Amazon crea bolle “culturali” che amplificano la disinformazione. L’Ue prova a combatterle (articolo su Domani)
Pubblicato “AI Ethics and Governance in Practice: An Introduction” a cura dell’Alan Turing Institute